Post by Enzo LombardoUn'interessante raffronto tra La Guerra dei Trent'anni e la situazione
odierna.
https://contropiano.org/documenti/2023/08/28/la-guerra-del-trentanni-del-xxi-secolo-0163573
L'interesse e' crollato a zero leggendo:
"... l’improvvida decisione degli USA di scatenare una guerra per
procura in Ucraina ha scoperchiato il mitico vaso di pandora, dal
quale stanno uscendo conseguenze del tutto inaspettate per gli
strateghi di Washington e che li stanno convincendo di non potere
più tornare indietro."
Scusate, ho difficolta a vedere gli USA come invasore della Russia,
seppure per procura tramite gli ucraini. Devo reagire come ha fatto
quel consenso internazionale alle parole del ministro degli esteri
russo in cui affermava che "Russia si sta difendendo dalla
<aggressione> ucraina" ? Una grassa risata "internazionale" che
basta da solo a dimostrare quanto l'autore si intollerabilmente
(cioe' al di sopra di ogni razionalita') partigiano della parte di
Putin.
Poi incontrando una sequenza di ovvieta e tautologie ho ritenuto
meglio dedicare il mio tempo divesamente, anche per avere notato
un tipico fervore anti-Stati Uniti come si farebbe quando si
affronta uno stato dittatoriale ove si puo' concentrare ogni colpa
e responsabilita' sull'univo e costante espressione di tale stato.
Gli STati Uniti, essendo, per ora, ancora, una democrazia "reale"
(e non per finta, ovvero i governi si cambiano in modo civile, senza
l'uso dei militari), non si puo' semplificare sulle azioni di un
solo governo, seppure canaglia, come lo e' stato quello di Bush
Junior e la sua invasione dell'Iraq. Quindi molte delle tesi e dei
ragionamenti sbagliano di brutto per escludono che gli Stati Uniti
possano sciogliere internamente i problemi creati di volta in volta.
E questo rende gli Stati Uniti inconfrontabili con Cina e Russia.
E l'escamotage di definire una non meglio definita "elite americana"
per trovare un riferimento fisso non convince per nulla. E segue
l'inetivabile cassamento della costruzione ideologista seguente:
"L’élite americana sta quindi valutando se il costo in termini di
possibile devastazione degli Stati Uniti è compatibile con la
prosecuzione del suo attuale potere, oppure se vi sia il rischio
di un’implosione economica, sociale e politica tale da disgregare
l’Unione in uno scenario simile a quello della guerra di secessione
del 1861."
Cioe', chi avrebbe il potere di imporre il "disfarsi" del dollaro,
sopra le testa degli elettori USA ? In quanto alla guerra di
secessione (guardato troppe puntate di "The Last Ship" ?) sembra
piu' un sogno di uno che appare detestare gli USA solo perche' e'
"gli USA". E probabilmente ragiona in termini di "ameriKani" e
"yanKee" ... e questo indica le ragioni delle ipocrita logica di un
"... la Russia, gravata dall’onere di dover iniziare formalmente
l’azione militare"
Cioe' la Russia aveva il dovere di iniziare formalmente le azioni
militari ?
Ma distinguiamo Russia dalla follia di Putin. Putin ha giocato
d'azzardo, pensava di avere in pugno mezzo mondo. L'Europa, e
in particolare l'asse piu' vicino ideologicamente a quello di Putin,
quello italo-tedesco, per la dipendenza dal metano.
L'India e la Turchia con la costruzione di tra le piu' grosse centrali
nucleari del mondo "a credito".
E Putin contava su una "non belligeranza" della Cina, sperando sul
logica del "il nemico del mio nemico e' mio nemico".
Ha scoperto che l'Europa ha reagito come un alveare, all'inizio, confuso
e incerto, ma ora l'obiettivo e' chiaro a tutti e la reazione coerente.
Ha ottenuto una "fredda" neutralita' da India e Turchia.
E l'apparente appoggio della Cina.
Ma Cina ha un diretto conflitto di interessi con Russia e ora in
Mongolia sta fermentando quello che potrebbe essere l'inizio del
di un conflitto armato tra Cina e Russia tra dieci anni o poco
piu'. Se il "conclave" di Putin restasse al potere.
Vedremo chi l'ha indovinata ...