Discussione:
LA BATTAGLIA DI CAPORETTO FU O NON FU UNA DISFATTA ?
(troppo vecchio per rispondere)
ulisse
2017-10-05 17:48:51 UTC
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le tesi , secondo me revisioniste al limite del negazionismo di (di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla
battaglia di caportetto http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-caporetto-non-fu-una-disfatta . non sono valide . secondo voi invece ?
Arduino
2017-10-05 18:24:47 UTC
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Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del negazionismo di
(di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla
Post by ulisse
battaglia di caportetto http://www.difesaonline.it/news-forze-
armate/storia/la-battaglia-di-caporetto-non-fu-una-disfatta . non sono
valide . secondo voi invece ?
Pienamente d'accordo con te, basti dire dei 5.000 cannoni persi.
Caso mai, si potrebbe dire che agli austriaci forse conveniva dopo la
bataglia riposizionarsi sulle posizioni di partenza.
--
Arduino d'Ivrea
Jurassic Park
2017-10-12 11:57:59 UTC
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Post by ulisse
Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del negazionismo di
(di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla
Post by ulisse
Post by ulisse
battaglia di caportetto http://www.difesaonline.it/news-forze-
armate/storia/la-battaglia-di-caporetto-non-fu-una-disfatta . non sono
valide . secondo voi invece ?
Pienamente d'accordo con te, basti dire dei 5.000 cannoni persi.
Caso mai, si potrebbe dire che agli austriaci forse conveniva dopo la
battaglia riposizionarsi sulle posizioni di partenza.
D'accordo, tranne che non credo gli sarebbe convenuto tornare sulle
posizioni di partenza.
Furono fermati a fatica sul Piave, e se avessero sfondato anche lì avrebbero
vinto la guerra contro l'Italia.

Carlo "Jurassic Park"
Arduino
2017-10-12 22:43:58 UTC
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Post by Jurassic Park
D'accordo, tranne che non credo gli sarebbe convenuto tornare sulle
posizioni di partenza.
Furono fermati a fatica sul Piave, e se avessero sfondato anche lì avrebbero
vinto la guerra contro l'Italia.
Intendevo nel momento in cui avevano percepito di non poter sfondare il
Piave, a quel punto, col senno di poi sarebbe convenuto ritirarsi dietro il
Tagliamento, o sul vecchio confine.
(Anche dal punto di vista psicologico: "Italiani, noi non vogliamo
invadervi; è il vostro governo che vuole la guerra."
--
Arduino d'Ivrea
Pier
2017-10-25 08:20:43 UTC
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cut
Post by Jurassic Park
Post by Arduino
Pienamente d'accordo con te, basti dire dei 5.000 cannoni persi.
Caso mai, si potrebbe dire che agli austriaci forse conveniva dopo la
battaglia riposizionarsi sulle posizioni di partenza.
D'accordo, tranne che non credo gli sarebbe convenuto tornare sulle
posizioni di partenza.
Furono fermati a fatica sul Piave, e se avessero sfondato anche lì
avrebbero vinto la guerra contro l'Italia.
erano superiori, motivati, prepatrati e con comandanti migliori
furono sconfitti dalla piena del Piave e dalla lontananza
E poi dalla fame, dalla sfortuna, dalla mancanza di combustibile

Ma noi vincemmo perchè li avevamo traditi e chiamati barbari
(vedere molti monumenti)
Arduino
2017-10-25 12:14:30 UTC
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Post by Pier
erano superiori, motivati, prepatrati e con comandanti migliori
furono sconfitti dalla piena del Piave e dalla lontananza
E poi dalla fame, dalla sfortuna, dalla mancanza di combustibile
Ma noi vincemmo perchè li avevamo traditi e chiamati barbari
(vedere molti monumenti)
Fa parte dell'italico Dna: tradire strillando al tradimento. Ai nostri
soldati raccontavano persino che l'Austria ci aveva attaccato con un falso
pretesto.
--
Arduino d'Ivrea
Pier
2017-10-26 10:39:32 UTC
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Post by Arduino
Post by Pier
erano superiori, motivati, prepatrati e con comandanti migliori
furono sconfitti dalla piena del Piave e dalla lontananza
E poi dalla fame, dalla sfortuna, dalla mancanza di combustibile
Ma noi vincemmo perchè li avevamo traditi e chiamati barbari
(vedere molti monumenti)
Fa parte dell'italico Dna: tradire strillando al tradimento. Ai nostri
soldati raccontavano persino che l'Austria ci aveva attaccato con un falso
pretesto.
I conti li pareggiarono con gli stupri alle donne friulane e trevigiane
molte delle quali rimasero incinte e per la disperazione ,
non raramente, si uccisero in vari modi, data la bella mentalita del tempo
ADPUF
2017-10-27 18:34:36 UTC
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Post by Pier
Post by Arduino
Post by Pier
erano superiori, motivati, prepatrati e con comandanti
migliori furono sconfitti dalla piena del Piave e dalla
lontananza E poi dalla fame, dalla sfortuna, dalla mancanza
di combustibile
Ma noi vincemmo perchè li avevamo traditi e chiamati
barbari
(vedere molti monumenti)
Fa parte dell'italico Dna: tradire strillando al tradimento.
Ai nostri soldati raccontavano persino che l'Austria ci
aveva attaccato con un falso pretesto.
I conti li pareggiarono con gli stupri alle donne friulane e
trevigiane molte delle quali rimasero incinte e per la
disperazione , non raramente, si uccisero in vari modi, data
la bella mentalita del tempo
Invece una cugina di mia mamma e un soldato austriaco si
innamorarono e dopo la guerra lui tornò, la sposò e poi
vissero tanti anni felici e contenti a Graz.
--
E-S °¿°
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Pier
2017-10-28 07:46:49 UTC
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Post by ADPUF
Invece una cugina di mia mamma e un soldato austriaco si
innamorarono e dopo la guerra lui tornò, la sposò e poi
vissero tanti anni felici e contenti a Graz.
Eccezioni
che confermano la regola
Anche qualche soldato italiano in Croazia
salvato da bella ragazza, si sposarono
Ma lei era sterile e così venne in soccorso
la sorella di lei, Nada

Bhisma
2017-10-05 19:19:56 UTC
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Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del negazionismo
di (di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla battaglia di caportetto
http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-ca
poretto-non-fu-una-disfatta . non sono valide . secondo voi
invece ?
Bah. Questa moda del revisionismo produce spesso risultati assurdi.

L'autore a quanto vedo si concentra sui "soli" diecimila morti italiani
e sul fatto che Cadorna aveva previsto l'offensiva, ma per fare il suo
discorso è costretto a glissare su coserelle come i 250.000 e più
prigionieri, sulle ingenti perdite di armi e materiali, sul blackout
delle comunicazioni tra comandi e combattenti, sull'esodo dei profughi
civili che ebbe proporzioni da catastrofe biblica, sul saccheggio
sistematico delle risorse agroalimentari ed industriali nelle zone
occupate eccetera.

Scusatemi il francesismo, ma poche seghe: quando a pochi giorni
dall'inizio dell'offensiva il nemico dichiara di averti catturato
250.000 soldati e migliaia di cannoni, quando arretri alla disperata
per centinaia di chilometri dalla linea del fronte, quando le
resistenze che cerchi di improvvisare alla disperata saltano una dietro
l'altra, non stai vincendo di certo e basta là.

Quanto all'idea che tutto sommato l'arretramento sul Piave fu in certo
modo un vantaggio perché costituì una base per la controffensiva, su
questo non me ne intendo abbastanza per dire la mia.
Bhisma
2017-10-06 09:54:10 UTC
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Post by Bhisma
Quanto all'idea che tutto sommato l'arretramento sul Piave fu in certo
modo un vantaggio perché costituì una base per la controffensiva, su
questo non me ne intendo abbastanza per dire la mia.
Però, è un modo di ragionare pericoloso: allo stesso modo si potrebbe
dire allora Canne fu un vantaggio per i ROmani perché li mise di fronte
alla necessità di rinforzare enormemente il loro apparato militare, che
Pearl Harbour fu un vantaggio per gli USA perché generò nel paese una
esasperata volontà di rivalsa, che la caduta della Francia fu un
vantaggio per la Gran Bretagna perché rinfocolò l'orgoglio nazionale e
la volontà di resistere da soli eccetera.
ADPUF
2017-10-07 18:02:37 UTC
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Post by Bhisma
Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del
negazionismo
di (di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla battaglia di
caportetto
http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-ca
Post by Bhisma
Post by ulisse
poretto-non-fu-una-disfatta . non sono valide . secondo
voi
invece ?
Bah. Questa moda del revisionismo produce spesso risultati
assurdi.
L'autore a quanto vedo si concentra sui "soli" diecimila
morti italiani e sul fatto che Cadorna aveva previsto
l'offensiva, ma per fare il suo discorso è costretto a
glissare su coserelle come i 250.000 e più prigionieri, sulle
ingenti perdite di armi e materiali, sul blackout delle
comunicazioni tra comandi e combattenti, sull'esodo dei
profughi civili che ebbe proporzioni da catastrofe biblica,
sul saccheggio sistematico delle risorse agroalimentari ed
industriali nelle zone occupate eccetera.
Il Friuli non era industrialmente sviluppato.
Post by Bhisma
Scusatemi il francesismo, ma poche seghe: quando a pochi
giorni dall'inizio dell'offensiva il nemico dichiara di
averti catturato 250.000 soldati e migliaia di cannoni,
quando arretri alla disperata per centinaia di chilometri
dalla linea del fronte, quando le resistenze che cerchi di
improvvisare alla disperata saltano una dietro l'altra, non
stai vincendo di certo e basta là.
La linea del fronte fu accorciata.

E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in profondità
di venti anni dopo.
Post by Bhisma
Quanto all'idea che tutto sommato l'arretramento sul Piave fu
in certo modo un vantaggio perché costituì una base per la
controffensiva, su questo non me ne intendo abbastanza per
dire la mia.
Non so, ma la vittoria austro-tedesca (o meglio
tedesco-austriaca) fu una vittoria di Pirro.

Guadagnarono una terra povera con poche risorse.

Il R.E. perse molto ma non tutto, l'armata meridionale si
ritirò ordinatamente e salvò molta roba.




Diverso sarebbe stato uno sfondamento in Veneto verso Adige e
Po.
--
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Tizio.8020
2017-10-08 18:50:32 UTC
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Post by ulisse
Post by Bhisma
Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del
negazionismo
di (di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla battaglia di
caportetto
http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-ca
Post by Bhisma
Post by ulisse
poretto-non-fu-una-disfatta . non sono valide . secondo
voi
invece ?
Bah. Questa moda del revisionismo produce spesso risultati
assurdi.
L'autore a quanto vedo si concentra sui "soli" diecimila
morti italiani e sul fatto che Cadorna aveva previsto
l'offensiva, ma per fare il suo discorso è costretto a
glissare su coserelle come i 250.000 e più prigionieri, sulle
ingenti perdite di armi e materiali, sul blackout delle
comunicazioni tra comandi e combattenti, sull'esodo dei
profughi civili che ebbe proporzioni da catastrofe biblica,
sul saccheggio sistematico delle risorse agroalimentari ed
industriali nelle zone occupate eccetera.
Il Friuli non era industrialmente sviluppato.
Post by Bhisma
Scusatemi il francesismo, ma poche seghe: quando a pochi
giorni dall'inizio dell'offensiva il nemico dichiara di
averti catturato 250.000 soldati e migliaia di cannoni,
quando arretri alla disperata per centinaia di chilometri
dalla linea del fronte, quando le resistenze che cerchi di
improvvisare alla disperata saltano una dietro l'altra, non
stai vincendo di certo e basta là.
La linea del fronte fu accorciata.
E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in profondità
di venti anni dopo.
Post by Bhisma
Quanto all'idea che tutto sommato l'arretramento sul Piave fu
in certo modo un vantaggio perché costituì una base per la
controffensiva, su questo non me ne intendo abbastanza per
dire la mia.
Non so, ma la vittoria austro-tedesca (o meglio
tedesco-austriaca) fu una vittoria di Pirro.
Guadagnarono una terra povera con poche risorse.
Il R.E. perse molto ma non tutto, l'armata meridionale si
ritirò ordinatamente e salvò molta roba.
Diverso sarebbe stato uno sfondamento in Veneto verso Adige e
Po.
--
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Citazione:

E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in profondità
di venti anni dopo.

Non sono d'accordo.
Sia nel 1870 che nel 1914 i Prussiani (poi Tedeschi) avevano dimostrato che era ben possibile fare puntate aggressive alle spalle dei Francesi, ricordati la teoria de "le Ali" usata nel 1870 etc.
ADPUF
2017-10-08 20:11:41 UTC
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Il giorno sabato 7 ottobre 2017 19:59:45 UTC+2, ADPUF ha
Post by ADPUF
Post by Bhisma
Bah. Questa moda del revisionismo produce spesso risultati
assurdi.
L'autore a quanto vedo si concentra sui "soli" diecimila
morti italiani e sul fatto che Cadorna aveva previsto
l'offensiva, ma per fare il suo discorso è costretto a
glissare su coserelle come i 250.000 e più prigionieri,
sulle ingenti perdite di armi e materiali, sul blackout
delle comunicazioni tra comandi e combattenti, sull'esodo
dei profughi civili che ebbe proporzioni da catastrofe
biblica, sul saccheggio sistematico delle risorse
agroalimentari ed industriali nelle zone occupate
eccetera.
Il Friuli non era industrialmente sviluppato.
Post by Bhisma
Scusatemi il francesismo, ma poche seghe: quando a pochi
giorni dall'inizio dell'offensiva il nemico dichiara di
averti catturato 250.000 soldati e migliaia di cannoni,
quando arretri alla disperata per centinaia di chilometri
dalla linea del fronte, quando le resistenze che cerchi di
improvvisare alla disperata saltano una dietro l'altra,
non stai vincendo di certo e basta là.
La linea del fronte fu accorciata.
E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in
profondità di venti anni dopo.
Post by Bhisma
Quanto all'idea che tutto sommato l'arretramento sul Piave
fu in certo modo un vantaggio perché costituì una base per
la controffensiva, su questo non me ne intendo abbastanza
per dire la mia.
Non so, ma la vittoria austro-tedesca (o meglio
tedesco-austriaca) fu una vittoria di Pirro.
Guadagnarono una terra povera con poche risorse.
Il R.E. perse molto ma non tutto, l'armata meridionale si
ritirò ordinatamente e salvò molta roba.
Diverso sarebbe stato uno sfondamento in Veneto verso Adige
e Po.
E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in profondità
di venti anni dopo.
Non sono d'accordo.
Sia nel 1870 che nel 1914 i Prussiani (poi Tedeschi) avevano
dimostrato che era ben possibile fare puntate aggressive alle
spalle dei Francesi, ricordati la teoria de "le Ali" usata
nel 1870 etc.
Nel 1870 non c'era un fronte continuo e nemmeno le
mitragliatrici e i cannoni a tiro rapido e forse nemmeno il
filo spinato (non so chi l'ha usato prima).

Nel 1914-18 nessuna offensiva in Francia portò a risultati
paragonabili a 1870 o 1940.
--
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2017-10-11 05:02:51 UTC
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Post by ADPUF
Il giorno sabato 7 ottobre 2017 19:59:45 UTC+2, ADPUF ha
Post by ADPUF
Post by Bhisma
Bah. Questa moda del revisionismo produce spesso risultati assurdi.
L'autore a quanto vedo si concentra sui "soli" diecimila
morti italiani e sul fatto che Cadorna aveva previsto
l'offensiva, ma per fare il suo discorso è costretto a
glissare su coserelle come i 250.000 e più prigionieri,
sulle ingenti perdite di armi e materiali, sul blackout
delle comunicazioni tra comandi e combattenti, sull'esodo
dei profughi civili che ebbe proporzioni da catastrofe
biblica, sul saccheggio sistematico delle risorse
agroalimentari ed industriali nelle zone occupate
eccetera.
Il Friuli non era industrialmente sviluppato.
Post by Bhisma
Scusatemi il francesismo, ma poche seghe: quando a pochi
giorni dall'inizio dell'offensiva il nemico dichiara di
averti catturato 250.000 soldati e migliaia di cannoni,
quando arretri alla disperata per centinaia di chilometri
dalla linea del fronte, quando le resistenze che cerchi di
improvvisare alla disperata saltano una dietro l'altra,
non stai vincendo di certo e basta là.
La linea del fronte fu accorciata.
E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in
profondità di venti anni dopo.
Post by Bhisma
Quanto all'idea che tutto sommato l'arretramento sul Piave
fu in certo modo un vantaggio perché costituì una base per
la controffensiva, su questo non me ne intendo abbastanza
per dire la mia.
Non so, ma la vittoria austro-tedesca (o meglio
tedesco-austriaca) fu una vittoria di Pirro.
Guadagnarono una terra povera con poche risorse.
Il R.E. perse molto ma non tutto, l'armata meridionale si
ritirò ordinatamente e salvò molta roba.
Diverso sarebbe stato uno sfondamento in Veneto verso Adige
e Po.
E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in profondità
di venti anni dopo.
Non sono d'accordo.
Sia nel 1870 che nel 1914 i Prussiani (poi Tedeschi) avevano
dimostrato che era ben possibile fare puntate aggressive alle
spalle dei Francesi, ricordati la teoria de "le Ali" usata
nel 1870 etc.
Nel 1870 non c'era un fronte continuo e nemmeno le
mitragliatrici e i cannoni a tiro rapido e forse nemmeno il
filo spinato (non so chi l'ha usato prima).
Nel 1914-18 nessuna offensiva in Francia portò a risultati
paragonabili a 1870 o 1940.
--
E-S °¿°
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Secondo la NOSTRA storia fu un vittoria. Noi le guerre le vinciamo sempre, anche la seconda: basta saltare coi vincitori ed il gioco è fatto! Semplice...
A Trieste abbiamo ancora vie che ricordano la crociata in Spagna. Ed una scuola dedicata a Suvic, che fu segretario del PNF nel '30. E nemmeno una via dedicata ad un partigiano. Anzi, negli anni '50 ai partigiani arrivarono denunce per aver disertato dal Regio Esercito dopo l'8 Settembre '43.

La Svizzera non ha mai vinta una guerra, tranne quella contro ... i gesuiti nel 1833! (una rivolta "sanfedista"). Perciò è ricca.
Arduino
2017-10-13 17:50:39 UTC
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Post by ADPUF
Nel 1914-18 nessuna offensiva in Francia portò a risultati
paragonabili a 1870 o 1940.
Il fatto che non sia successo, non implica che non potesse succedere. Sarebbe
bastato che qualche grosso reparto di "ragazzi del 99" si fosse ammutinato, e si
sarebbe aperto sul Piave un vaco non più controllabile.
--
Arduino d'Ivrea
ADPUF
2017-10-15 18:58:22 UTC
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Post by Arduino
Post by ADPUF
Nel 1914-18 nessuna offensiva in Francia portò a risultati
paragonabili a 1870 o 1940.
Il fatto che non sia successo, non implica che non potesse
succedere. Sarebbe bastato che qualche grosso reparto di
"ragazzi del 99" si fosse ammutinato, e si sarebbe aperto sul
Piave un vaco non più controllabile.
Anche chi avanza dietro a uno che indietreggia ha problemi.

Tutto il treno logistico a traino di cavallo si allunga...
--
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Arduino
2017-10-16 13:05:58 UTC
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Post by ADPUF
Anche chi avanza dietro a uno che indietreggia ha problemi.
Tutto il treno logistico a traino di cavallo si allunga...
Verissimo.
Nella seconda guerra mondiale, dove si verificava uno sfondamento venivano
lanciate le divisioni corazzate e motorizzate, che andando più veloci del
grosso dell'esercito nemico in ritirata, potevano creare sacche, o sfondamenti
decisivi.
Nella prima guerra mondiale, l'esercito che si ritirava, e quello che
inseguiva, avevano la stessa velocità: le fanterie che potevano anche tagliare
per i campi, un po' più veloci, le artiglierie che dovevano percorrere le
strade trainate dai cavalli, più lente.
Il problema di chi si ritirava era dunque ritardare con trincee improvvisate, o
sfruttando ostacoli naturali, (es. Tagliamento) la fanteria inseguitrice, per
mettere in salvo almeno una parte delle artiglierie. Dato che era difficile per
la fanteria conquistare una trincea o attraversare un fiume senza un minimo
appoggio di artiglieria, gli inseguitori dovevano aspettare di essere raggiunti
perlomeno da qualche reparto di artiglieria leggera per superare l'ostacolo. In
tal modo il fuggitivo aveva il tempo di creare una seconda linea di resistenza.
(Piave) Dato che nessuno aveva abbastanza cavalli e abbastanza mezzi per
trasportare in tempi brevi tutta l'artiglieria, e soprattutto tutto il
necessario minuzionamento sulla nuova linea, a quel punto l'offensiva si
fermava e solo dopo qualche mese poteva eventualmente riprendere.
Però, se quella era la regola, perlomeno teoricamente avrebbero potuto esserci
delle eccezioni. Se gli italiani si fossero scorati di più, se gli austriaci
fossero riusciti a sfondare in un altro punto in trentino, non sarebbe
impossibile ipotizzare che continuando la ritirata l'Italia perdesse tutte le
sue artiglierie, e quindi la capacità di resistere.
--
Arduino d'Ivrea
ADPUF
2017-10-20 18:52:18 UTC
Permalink
Post by Arduino
Post by ADPUF
Anche chi avanza dietro a uno che indietreggia ha problemi.
Tutto il treno logistico a traino di cavallo si allunga...
Verissimo.
Nella seconda guerra mondiale, dove si verificava uno
sfondamento venivano lanciate le divisioni corazzate e
motorizzate, che andando più veloci del grosso dell'esercito
nemico in ritirata, potevano creare sacche, o sfondamenti
decisivi. Nella prima guerra mondiale, l'esercito che si
le fanterie che potevano anche tagliare per i campi, un po'
più veloci, le artiglierie che dovevano percorrere le strade
trainate dai cavalli, più lente. Il problema di chi si
ritirava era dunque ritardare con trincee improvvisate, o
sfruttando ostacoli naturali, (es. Tagliamento) la fanteria
inseguitrice, per mettere in salvo almeno una parte delle
artiglierie. Dato che era difficile per la fanteria
conquistare una trincea o attraversare un fiume senza un
minimo appoggio di artiglieria, gli inseguitori dovevano
aspettare di essere raggiunti perlomeno da qualche reparto di
artiglieria leggera per superare l'ostacolo. In tal modo il
fuggitivo aveva il tempo di creare una seconda linea di
resistenza. (Piave) Dato che nessuno aveva abbastanza cavalli
e abbastanza mezzi per trasportare in tempi brevi tutta
l'artiglieria, e soprattutto tutto il necessario
minuzionamento sulla nuova linea, a quel punto l'offensiva si
fermava e solo dopo qualche mese poteva eventualmente
riprendere. Però, se quella era la regola, perlomeno
teoricamente avrebbero potuto esserci delle eccezioni. Se gli
italiani si fossero scorati di più, se gli austriaci fossero
riusciti a sfondare in un altro punto in trentino, non
sarebbe impossibile ipotizzare che continuando la ritirata
l'Italia perdesse tutte le sue artiglierie, e quindi la
capacità di resistere.
Anche così non li vedo gli austriaci arrivare a Napoli...

Francesi e inglesi si affrettarono a mandare rinforzi
sostanziosi.

Per gli austriaci arrivare a Roma era come per noi arrivare a
Vienna: ogni avanzata costava molto e il difensore aveva tempo
di allestire una successiva linea difensiva.

Lo si è visto perfino nella guerra successiva...

C'è voluto il crollo dell'Impero per arrivare solo a
Innsbruck...
--
E-S °¿°
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Arduino
2017-10-24 22:04:46 UTC
Permalink
Post by ADPUF
Anche così non li vedo gli austriaci arrivare a Napoli...
Francesi e inglesi si affrettarono a mandare rinforzi
sostanziosi.
Arrivare a Napoli credo fosse del tutto inutile.
Sarebbe bastato infliggere alle truppe italiane un'altra Caporetto. Magari
sulle Giudicarie. L'Italia avrebbe perso la sua forza combattiva. A quel punto
o i francoinglesi prendevano il posto dell'esercito italiano, sgomberando
pericolosamente il loro fronte. Oppure gli austriaci arrivavano alla zona
industriale. La rivolta socialista avrebbe poi fatto il resto.
--
Arduino d'Ivrea
Arduino
2017-10-12 22:52:13 UTC
Permalink
Post by ADPUF
E all'epoca non erano possibili le penetrazioni in profondità
di venti anni dopo.
Diciamo che erano difficili, nel momento che si organizzava una difesa,
l'attaccante doveva far trainare dai cavalli i cannoni fino al nuovo
fronte, trasportargli poi il munizionamento, e quindi riprendere l'azione
di attacco. Però, come accadde a Caporetto, poteva verificarsi la rotta, e
se gli austriaci fossero riusciti ad attraversare il Piave prima che fosse
organizzata una linea di difesa, avrebbero potuto proseguire l'inseguimento
con le sole armi leggere, con esiti incerti.
--
Arduino d'Ivrea
lume
2017-10-06 09:02:58 UTC
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Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del negazionismo di
(di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla
Post by ulisse
battaglia di caportetto
http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-caporetto-non-fu-una-disfatta
. non sono valide . secondo voi invece ?

Secondo me una battaglia che ha come risultato l'arretramento del fronte
di 150 km all'ultimo possibile, prima che il nemico scorazzi
tranquillamente per la pianura padana, la perdita di 300.000 uomini (che
siano prigionieri o morti, militarmente, non fa grande differenza), la
perdita di una regione e il frantumamento del morale e dell'orgoglio
nazionale, non puo' che essere una DISFATTA.
E infatti cosi' la chiamarono per anni quelli che l'ebbero vissuta,
finche' c'erano.
Poi, che i morti siano stati relativamente pochi e' un bene ma anche un
dettaglio nel quadro della guerra.
Ora, a distanza di un secolo, spuntano questi tentativi di rivisitare la
storia (il dubbio che lo si faccia per vendere e' forte)
ma io ricordo vecchi che, per dire che qualcosa era andato disastrosamente
male, usavano proprio l'espressione "una Caporetto" e per me questo la
dice tutta.
Arduino
2017-10-12 23:01:15 UTC
Permalink
Post by lume
Secondo me una battaglia che ha come risultato l'arretramento del fronte
di 150 km all'ultimo possibile, prima che il nemico scorazzi
tranquillamente per la pianura padana, la perdita di 300.000 uomini (che
siano prigionieri o morti, militarmente, non fa grande differenza),
Tranne che sul punto della frantumazione del morale (Anzi, sentendosi in
pericolo il popolo ebbe una scossa d'orgoglio) Sono perfettamente
d'accordo.
Si potrà magari dire che non tutto il male viene per nuocere, e con
l'accorciamento del fronte l'Italia ebbe dei vantaggi.
Però, esaminando ad esempio il fattore cannoni: Gli italiani (vado a
memoria) ne avevano 9.000 e ne persero cinquemila. A fine guerra ne
avevano 10.000. Senza quelle perdite, gli austriaci sarebbero stati in
grado di resistere nella primavera successiva a 12-13000 cannoni, senza
avere quelli catturati all'Italia?
--
Arduino d'Ivrea
ADPUF
2017-10-07 18:02:14 UTC
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Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del
negazionismo di (di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla
battaglia di caportetto
http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-caporetto-non-fu-una-disfatta
Post by ulisse
. non sono valide . secondo voi invece ?
Secondo me no.

Una grande sconfitta, ma non una disfatta.

La nazione resistette.

Disfatta fu l'8 settembre.
--
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
ADPUF
2017-10-07 18:02:47 UTC
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Post by ulisse
le tesi , secondo me revisioniste al limite del
negazionismo di (di Federico Gozzi) 22/05/17 sulla
battaglia di caportetto
http://www.difesaonline.it/news-forze-armate/storia/la-battaglia-di-caporetto-non-fu-una-disfatta
Post by ulisse
. non sono valide . secondo voi invece ?
Consiglio questo editore udinese:
https://www.gasparieditore.it/grande-guerra/caporetto.html
--
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
ulisse
2017-10-07 18:47:45 UTC
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.
Post by ADPUF
https://www.gasparieditore.it/grande-guerra/caporetto.html
--
E-S °¿°
Ho plonkato tutti quelli che postano da Google Groups!
Qui è Usenet, non è il Web!
grazie
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